Ecco un breve prontuario che vi spiega come scegliere ed orientarvi nel mondo dei prodotti biologici. Innanzitutto, un prodotto, per essere considerato bio, deve seguire tutte le norme contenute nel regolamento CEE 2091/1991.
Il consumatore deve leggere attentamente la confezione che deve riportare le seguenti informazioni:
- deve essere visibile il bollino verde e blu con la spiga all'interno
- nella confezione ci deve essere la dicitura "PRODOTTO DERIVANTE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA"
- codice dell'azienda produttrice e dell'azienda che effettua il controllo sul prodotto
- nome e numero di organizzazione ministeriale dell'Organismo che esegue il controllo
- nei prodotti derivanti da un unico elemento (es: farina) ci deve essere la dicitura biologico al 100%
- nei prodotti composti da più elementi (es: biscotti) il 95% deve essere biologico ed il restante 5 % deve riguardare un componente non certificabile, come ad esempio il sale
- quando trovate la scritta "prodotto da agricoltura biologica in conversione" significa che l'azienda produttrice sta passando da un'agricoltura convenzionale ad un'agricoltura biologica. Quindi deve passare un lasco di tempo - per la vigna sono 3 anni- per permettere alle piante ed al terreno di disintossicarsi dai prodotti chimici.
Per quanto riguarda le certificazioni biodinamiche invece non esiste un ente pubblico né una normativa europea che ne determina i requisiti. L'unico ente in grado di certificare un prodotto biodinamico si chiama Demeter. Demeter mette a disposizione il proprio marchio e garantisce ai consumatori che il prodotto in questione possieda tutti i requisiti per essere considerato biodinamico.
Nel caso specifico della vigna, le regole biodinamiche, predispongono un dimezzamento dell'uso dei prodotti a base di rame: sono ammessi 6 Kg per ettaro quadrato nel caso dell'agricoltura biologica, 3 kg/ha per l'agricoltura biodinamica.
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