Voglio acquistare del vino Prosecco: come riconosco un prodotto autentico e di qualità?
Ecco a voi alcune Istruzioni per l'uso!
Famoso ormai in tutto il mondo, il Prosecco è diventato il re dell’aperitivo, un rito che caratterizza la nostra italialinità. Sebbene sia noto ai più, non sempre è facile districarsi nella scelta di un buon vino che sia conforme al protocollo di qualità e provenienza.
PROSECCO DOC O DOCG?
Eccovi dunque un breve decalogo su quali caratteristiche fondamentali deve avere il Prosecco che acquisterete!
PROSECCO DOC O DOCG?
Chiariamo innanzitutto a cosa ci riferiamo con il termine "Prosecco DOC" e "Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG".
Dal 1° agosto 2009 con Prosecco DOC (Denominazione di Origine Controllata) intendiamo un vino prodotto in due regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore si riferisce invece ad un vino di Origine Controllata e Garantita prodotto in un territorio compreso tra i comuni di Conegliano e di Valdobbiadene, in provincia di Treviso (compresi i comuni di Cison di Valmarino, Colle Umberto, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Vidor, Vittorio Veneto).
All'interno del comune di Valdobbiadene si estende un territorio di circa 117 ettari denominato Cartizze, che da luogo ad una sottodenominazione geografica: il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG Superiore Cartizze.
Un'altra varietà è rappresentata infine dal Prosecco prodotto nell'area dei Colli Asolani Prosecco Superiore (DOCG).
NOTIZIE SUL VITIGNO...
Il prosecco ha una percentuale di uve provenienti dal vitigno GLERA a partire da un minimo dell'85% e da altre varietà fino a un massimo del 15% (es. Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero vinificato in bianco).
Un buon Prosecco può esprimere il suo meglio nelle colline, in zone non troppo asciutte e protette da eventuali gelate.
COME SI PRESENTA ALLA VISTA E AL GUSTO?
Il colore è giallo paglierino dal profumo vinoso, leggero e dal sapore gradevolmente amarognolo.
Le caratteristiche organolettiche del Prosecco dipendono ovviamente dal metodo di vinificazione : tranquillo, frizzante o spumante.
Il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Spumante si presenta con un perlage fine e persistente, un colore giallo paglierino, un profumo vinoso, con note floreali e di frutta a polpa bianca, un sapore morbido, con piacevole fondo amarognolo.
PROSECCO E SPUMANTE SONO LA STESSA COSA?
Col termine spumante indichiamo un vino dalla produzione di spuma (frizzante) dovuta alla presenza di anidride carbonica tramite metodo charmat o classico.
Il prosecco non è altro che un vino spumante DOC o DOCG prodotto da un vitigno specifico, il glera e altri vitigni nelle percentuali già viste, tramite metodo Charmat.
La differenza tra prosecco e spumante sta dunque solo nella zona e nel vitigno di origine!!
QUAL E' LA DIFFERENZA TRA PROSECCO BRUT, DRY, EXTRA DRY?
Il concetto è semplice! La differenza sta nel contenuto zuccherino presente in tali vini:
- Extra Brut: 0 - 6 grammi di zucchero per litro;
- Brut: meno di 12 grammi di zucchero per litro;
- Extra dry o Extra sec: 12 - 17 grammi di zucchero per litro;
- Dry o Sec: 17 - 32 grammi di zucchero per litro.
Il Prosecco Brut esalta di più le note agrumate e vegetali. E' un vino con un sapore pieno, leggermente acidulo e lievemente fruttato, adatto per essere consumato a tutto pasto.
Il Prosecco Extra Dry ha una sapidità più marcata ma più morbida rispetto ai Brut da consumare in occasione di un aperitivo e in accompagnamento per tutti i cibi delicati e le carni bianche.
Il Prosecco Dry è un vino che accompagna meglio la frutta piuttosto che il dessert!
Il Prosecco Extra Brut è un vino che non è consentito nel disciplinare del Conegliano-Valdobbiadene DOCG ma solo dall'Asolo Prosecco Superiore. E' caratterizzato da una nota di acidità, ottimo come aperitivo ma anche come vino da pasto abbinato a primi piatti di pesce e verdure.
E SULL'ETICHETTA?
Lo spumante DOCG della zona collinare si riconosce perché in etichetta riporta sempre il nome dell’area di produzione, Conegliano Valdobbiadene o Asolo, e può fregiarsi dell’aggettivo “Prosecco Superiore”. Ogni bottiglia è contraddistinta da una fascetta di stato, che riporta un numero che la rende unica e tracciabile, insieme a nome e logo della denominazione. Ulteriori info qui.
Ogni bottiglia deve recare esclusivamente il nome Prosecco ed essere commercializzato in bottiglie di vetro, non in fusti e altri contenitori alternativi.
Seguendo questi semplici accorgimenti potrete riconoscere un vero Prosecco degno del suo nome!!
Nessun commento:
Posta un commento