A Venezia il Carnevale è uno dei periodi più belli dell'anno ed è caratterizzato da un fascino davvero unico. Nelle calli si riversano maschere coloratissime tipiche della tradizione, per non parlare del profumo intenso di dolcetti veneziani che si respira nell'aria. Si hanno ricordi delle festività del Carnevale sin dal 1094, sotto il dogato di Vitale Falier, in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima. Durante questi giorni il mondo sembrava non opporre più resistenza e i desideri diventavano realizzabili, non c’era pensiero o atto che non fosse possibile.
Tra i dolci tipici di Carnevale ci sono le frittelle, che noi vi proponiamo nella versione golosa con la crema pasticcera. Se seguite passo a passo la nostra ricetta il risultato è assicurato...da abbinare rigorosamente ad un Valdobbiadene Prosecco DOCG extra dry biologico!
Ingredienti:
- 400 g di farina- 100 g di zucchero
- 30 g di burro
- 200 ml di latte
- 1 bustina di vanillina
- 1 cubetto di lievito di birra
- crema pasticcera
- olio di arachidi bio per friggere
- sale q.b.
- zucchero a velo q.b.
Procedimento
1) Sciogliete il lievito in un po' di acqua tiepida.
2) Versate la farina a fontana sul piano di lavoro, versatevi al centro l'acqua con il lievito, il burro (ammorbidito!), lo zucchero, il latte, la vanillina e un pizzico di sale.
3) Impastate il tutto, lavorando a lungo il composto in modo da amalgamare ben bene gli ingredienti.
4) Coprite l'impasto e lasciatelo lievitare per un'ora.
5) Riscaldate l'olio fino a raggiungere la temperatura giusta per la frittura.
6) Con le mani inumidite prendete un po' d'impasto e formate delle frittelle rotonde della dimensione di una noce.
6) Immergete le vostre frittelle nell'olio e toglietele solo quando saranno belle dorate.
7) Preparate la crema pasticcera.
8) Una volta che la crema si sarà raffreddata, iniziate a farcire le frittelle.
8) Completate il tutto con un soffio di zucchero a velo.
"La stagion del Carnevale
tutto il mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carneval fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognun va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Par che ognun di Carnevale
a suo modo possa far;
par che ora non sia male
anche pazzo diventar.
Viva dunque il Carnevale,
che diletti ci suol dar.
Carneval che tanto vale,
che fa i cuori giubilar."
(Carlo Goldoni)
(Carlo Goldoni)
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