mercoledì 13 luglio 2016

Le cose che non sapete sulle spezie e erbe aromatiche


Spezie e erbe aromatiche hanno un ruolo fondamentale nell'equilibrio degli aromi di un piatto. Conosciute fin dall'antichità, oltre che per i profumi, soprattutto per l'alta concentrazione di principi attivi e i conseguenti effetti benefici, la presenza di antiossidanti, vitamine e sali minerali e , nonostante siano presenti quotidianamente nella nostra cucina, non conosciamo a fondo i loro segreti.

Il Basilico
L’erba aromatica per eccellenza della cucina italiana: dal classico pesto alla genovese a ingrediente per profumare la pasta al pomodoro. Nonostante in tutto al mondo sia associato all’Italia, questa pianta ha origine in India e nell’Asia tropicale (dimostrato anche dall’abbondante utilizzo di questo ingrediente nella cucina Thailandese, del Vietnam e della Cambogia) e si è diffuso in Grecia e in Italia ai tempi di Alessandro Magno. Il nome deriva dal greco basileus, ovvero “re”. Esistono più di 60 varietà di basilico, da quello dolce, greco, thailandese per finire con il “black opal”, di colore rosso scuro. I benefici? Anti-diabetico e il profumo abbassa notevolmente il livello di stress.

Il Pepe
Probabilmente è la spezia più diffusa. Noto fin dall’antichità, tanto che è stato trovato un grano di pepe nella mummia del faraone Ramesse II (1212 a.C.), ed era pagato a peso d’oro. Smentiamo un mito: il pepe durante il medioevo non era usato per mascherare l’odore della carne andata male. Visto il suo prezzo esorbitante poteva permetterselo solo gente facoltosa.
Esiste in tre “varietà”: nero, bianco e verde. Il pepe nero e quello verde vengono prodotti con il frutto acerbo, sbollentati ed essiccati. La differenza sta nel fatto che il pepe verde viene trattato con il diossido di zolfo per mantenere il colore verde. Il pepe bianco è ottenuto solamente con il seme del frutto. Il pepe rosa, invece proviene da una pianta che non fa parte di questa famiglia.
È molto usato nella medicina ayurvedica per curare problemi digestivi, morsi di insetti, artrite e malattie polmonari.

La Menta
Con il suo profumo rinfrescante e pungente è una delle erbe più diffuse e usate, sia che si parli di salse, dolci, cocktail che di prodotti per la cura del corpo e dentifrici.
Secondo la leggenda, il nome deriva dalla ninfa Minthe, innamorata di Ade, e uccisa proprio dalla moglie gelosa, Persefone. Ade poi la trasformò in un’erba profumata, che è appunto, la menta.
Veniva bruciata per purificare l’aria delle case e dei templi e veniva usata come simbolo di ospitalità, infatti, ancora oggi in medioriente il tè alla menta è la prima cosa che si offre agli ospiti.
Esistono 600 varietà di menta, tra cui la citrata, la mentuccia, la menta acquatica, ma se parliamo di menta ci riferiamo soprattutto alla menta piperita usata per la preparazione di gelati, tè e sciroppi e alla  menta romana utilizzata per insaporire i cibi. Tra gli effetti benefici principali ci sono l’attività antisettica e antispasmodica e la funzione digestiva.

Per scoprire segreti e usi delle spezie, Perlage ha dedicato una serata di Cookkato a questo tema, in compagnia di Anna Maria Pellegrino, fondatrice dell'Associazione Italiana Food Blogger e autrice del blog "la cucina di qb".

Nessun commento:

Posta un commento