giovedì 11 settembre 2014

Dalla Terra alla Tavola: le BioBollicine diventano Vegan





Perlage presenta il nuovo Sgàjo, un Prosecco Doc Extra Dry in perfetta sinergia con la terra, la natura, gli organismi viventi e l’uomo. Sempre più esuberante, delicatamente amabile, fresco nel gusto e nel colore, ma soprattutto Vegan.
 
Perlage, storica cantina biologica dal 1985 del Valdobbiadene Prosecco DOCG, presenta Sgàjo, un Prosecco DOC dal gusto armonico e fruttato. Un extra dry dai profumi floreali intensi, dal caratteristico colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, esattamente quello che ci si aspetta da un Prosecco di qualità. Sgàjo però ha qualcosa in più da offrire a partire da quest’anno: è diventato vegano.

Un mondo, quello vegano, che inizia a raccogliere numeri e consensi importanti, soprattutto a livello internazionale l’attenzione verso questa nuova realtà è molto sentita: nascono sezioni vegane sugli scaffali dei supermercati, negozi e ristoranti specializzati ogni giorno. Forse per alcuni è soltanto una moda di passaggio, oppure può rappresentare uno stile di vita preciso per altri, che trovano necessario il costante contatto con la natura e il rispetto per qualsiasi forma di vita. Una scelta per Perlage cui dietro si celano numerose ricerche, perfettamente in linea con la sua filosofia e il suo stile innovativo e sostenibile.

 

Cosa significa spumante vegano? Nelle chiarifiche dei vini possono essere impiegati coadiuvanti a base di caseina o albumina, la prima derivata dal latte la seconda dalle uova. Nello spumante vegano, queste sostanze sono sostituite da estratti del lievito e di pisello (vegetali) e refrigerando il vino per attivare le chiarifiche ‘statiche’ (la naturale sedimentazione gravitazionale delle particelle che intorbidano il vino). 
Oltre a questo, nello Sgàjo Vegano è stata verificata la completa assenza di sostanze di origine animale in ogni impianto, vaso vinario o singolo prodotto enologico utilizzato. Per i coadiuvanti della vinificazione sono stati richiesti i certificati di produzione,  a garanzia che neanche nei processi per ottenerli siano state impiegate componenti animali. Tutto questo ha permesso all’ente verificatore (CSQA) di rilasciare la certificazione di  di processo e di prodotto e la conformità ‘Vegana’.

“Come sempre, - asserisce Ivo Nardi - nella filosofia produttiva di Perlage, la qualità dei propri vini è al primo posto e non può prescindere dalle innovazioni dei processi di produzione. Per rispettare tale assunto, l’ottenimento dello spumante vegano ha richiesto due anni di ricerca e sperimentazione prima di  raggiungere il livello qualitativo atteso. Solo ora siamo in grado di offrirvi un prosecco di elevata qualità, dalle caratteristiche organolettiche impeccabili e con certificazione vegana eseguita da un’ente esterno.”

Chiaramente per ottenere un prodotto simile bisogna partire dalla base, ossia dal vigneto e dalle uve. E’ molto importante che il vigneto venga coltivato in maniera biologica, ancora meglio se biodinamica. La gestione del suolo è parte fondamentale in questo tipo di viticoltura poiché influenza l’ecosistema vigneto: è necessario preservare la biodiversità del suolo, in modo da facilitare la proliferazione dei microrganismi, i quali rendono il terreno fertile e la pianta molto più resistente alle malattie. Ecco che si arriva ad ottenere delle uve sane, rigorosamente controllate, e di qualità. Sono proprio queste le uve che giungono dall’Azienda Agricola di Nardi Giordano, di Spresiano (TV), fornitore a dir poco storico di Perlage. Esattamente nel 1987 anche quest’azienda ha deciso di convertirsi al biologico. Una scelta dettata dalla consapevolezza che i frutti così prodotti sarebbero stati pieni di vitamine minerali biodisponibili, importantissimi per la salute delle persone, e quindi sarebbero stati fonte di vita. A quel tempo la scelta bio fu compiuta da Domenico e dal figlio Giordano che, successivamente, assunse la guida. Verso il calare della sera Giordano porta le uve mature alla cantina di Soligo, proprio per evitare qualsiasi sbalzo termico e far arrivare i frutti appena raccolti in tutta la loro perfezione. Grazie a queste uve di qualità, sane e forti è possibile ottenere un prodotto come Sgàjo

Sgàjo nel dialetto veneto locale significa scaltro ed esuberante e rappresenta perfettamente quello che è: un prosecco tradizionale, ma allo stesso tempo innovativo, fragrante, fresco nel gusto e nel colore! E da oggi, anche vegano!


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