giovedì 20 agosto 2015
Di Acqua se ne parla anche sul Web
Lo scorso 5 giugno presso Officina del Gusto, ristorante bio-veg di Mestre (VE) abbiamo partecipato al convegno "L'acqua che mangiamo" - L'impronta dell'acqua nei cibi. L'acqua, nutrimento vitale ed elemento di equilibrio del sistema naturale - portando la nostra esperienza circa l'utilizzo dell'acqua in agricoltura e durante il processo produttivo. Un evento organizzato da eAmbiente Group, una delle società italiane di consulenza e progettazione ambientale più conosciute, per presentare Pianeta Acqua, palinsesto di incontri realizzato in occasione di Aquae Venezia 2015.
In particolare una delle loro ricerche si è svolta in campo web, definendo un po' quelli che sono i numeri del web legati all'acqua (World Water Web): in un anno si sono registrate 2.979.238 conversazioni in lingua inglese e 142.483 in lingua italiana riguardanti il tema acqua. Cifre che ci rincuorano perchè significa che c'è una consapevolezza diffusa del tema e del futuro che ci attende. Interessanti sono anche i numeri di Facebook che con il 28% si dimostra il social network più utilizzato per parlare di acqua, seguono Twitter (27%) e news varie (21%). eAmbiente ha poi anche individuato gli argomenti legati all'acqua più discussi che vanno dal benessere psico fisico, passando per la più generica alimentanzione, l'inquinamento fino alla scarsità di risorse idriche.
Un'altra riflessione che mi permetto di condividere con voi, sempre relativa agli studi di eAmbiente è che l'Italia è il terzo paese importatore di "acqua virtuale", ossia il quantitativo di acqua necessario per produrre cibi, beni e servizi che consumiamo quotidianamente: proviene da ogni parte del mondo, è contenuta in maniera invisibile in tutti i processi produttivi che accompagnano i nostri consumi. Detto questo c'è da dire che l'Italia è anche il secondo paese, dopo gli Stati Uniti per attenzione al tema acqua: c'è ancora speranza per noi!
L'acqua è una risorsa fondamentale per garantire lo sviluppo del pianeta, senza di essa non ci sarebbe agricoltura e di conseguenza nemmeno cibo. Dobbiamo sensibilizzarci e cercare di fare tutti qualcosa nel nostro piccolo.
Perlage dal canto suo cerca di utilizzare la risorsa in maniera parsimoniosa: in vigneto lasciamo che la natura faccia da sè, non forzandola, mentre in cantina utilizziamo dei contatori che ci permettono di monitorare il consumo di acqua sia durante il processo di vinificazione che durante l'imbottigliamento. Il consumo d'acqua è anche fonte di emissioni di CO2, che tramite il progetto Winezero stiamo cercando di ridurre al massimo.
E a casa cosa possiamo fare?? Eccovi dei piccoli suggerimenti green:
- verificare periodicamente che non ci siano perdite dai vostri rubinetti e dal WC;
- tenete aperti i rubinetti solamente per il tempo necessario, non lasciate scorrere l'acqua per niente;
- preferire la doccia al bagno (concedetevelo solo per i momenti di vero relax!)
- per i vostri prossimi elettrodomestici acquistate quelli in classe A+ progettati proprio per ridurre i consumi di acqua ed utilizzateli solo a pieno carico;
- lavate frutta e verdura in una bacinella e usate l'acqua corrente solo per il risciaquo: badate bene a non buttare via l'acqua della bacinella, utilizzatela piuttosto per dar da bere alle vostre piantine (che tra parentesi andrebbe fatto solo di sera perchè l'acqua evapora più lentamente);
- se lavate le pentole a mano preferite detersivi ecologici, non inquinanti
- stesso principio di riutilizzo anche raccogliendo l'acqua piovana e dei climatizzatori, datela al vostro giardino e perchè no, utilizzatela anche per lavare l'auto.
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